Dal 4 all’8 agosto, sfilano le prime collezioni womenswear per la Primavera Estate 2026. A fare da apripista è la città di Copenhagen che ospita la fashion week più sostenibile tra tutte: la CPHFW ha infatti introdotto il rispetto di determinati requisiti per i brand partecipanti, attraverso il Sustainability Action Plan, con l’obiettivo di promuovere una moda più etica e rispettosa.



Il calendario ufficiale
Copenhagen si riconferma uno degli appuntamenti più rilevanti e osservati dell’intero circuito moda: il calendario ufficiale prevede eventi e presentazioni di 45 brand, tra attesissimi come back, nuove presenze e progetti di scouting strutturati. Da Cecilie Bahnsen che torna alla CPHFW per celebrare il decimo anniversario del suo brand ai nuovi arrivati come Kettel Atelier e Taus, che debuttano sotto l’egida dei Nuovi Talenti, ai marchi che tornano a sfilare nella capitale danese, come OpéraSport, Marimekko, Skall Studio, Rotate.



La schedule della Copenhagen Fashion Week riflette la sua identità coerente e definita, radicando la sua essenza nella presentazione di brand nordici con un’estetica ben strutturata, ma ponendosi in costante apertura e proiezione verso l’internazionalità,






Street style
A far parlare di sé, quasi più che delle stesse collezioni e passerelle, è lo street style di Copenhagen, che diventa il focus predominante della CPHFW, diventando un riferimento importantissimo per tutte le fashioniste.



Lo stile della capitale danese è smart, disinvolto, discretamente audace, a tratti improvvisato, ma ben riuscito: lo sfoggia la gente del posto, ma anche gli ospiti internazionali che accorrono per ispezionare tutti i front row della settimana.






Sovrapposizioni di layering, silhouette rilassate, pois che punteggiano abiti e accessori. Mix and match di stili vedono maglie da calcio indossate con gonne di tulle, Nike Jordan con baguette Fendi, cravatte con fiocchi. Ai piedi, la divisione è tripla tra zoccoli, tacchi a spillo e le immancabili Havaianas.
Arianna Chirico
