Il nude look di Yves Saint Laurent e la nuova collezione fall-winter 2024-2025 della maison

“Niente è più bello di un corpo nudo” diceva Yves Saint Laurent qualche decade fa, quando nel 1968 presentava in passerella il nude look. Il periodo in questione era segnato dalla rivoluzione sessuale e dalla  seconda ondata femminista. Un periodo durante il quale la riappropriazione e la consapevolezza del proprio corpo era un tratto peculiare e fondamentale. L’abito in chiffon completamente trasparente, ideato da Yves Saint Laurent, indossato  da Danielle Luquet de Saint Germain, musa del couturier, giocava con la dicotomia di un abbigliamento-armatura, che copriva e proteggeva il corpo.

Per la FW 2024-2025, Anthony Vaccarello, alla direzione creativa della maison celebra il see-through e le stratificazioni materiche e tematiche, rispolverando l’importanza che Yves aveva dato al tema.

La trasparenza di Vaccarello è pura e provocatoria, in un gioco di contrasti e unioni. Un esercizio al contrario, che ci ricorda come il visibile non è che una proiezione dell’invisibile, e il designer riduce all’essenziale. Svela linee pulite, che si sovrappongono tra collant, longuette sabbia o oliva e bluse, che si aprono dal pube alle spalle come calle bagnate dalla pioggia.

Un’ode alla trasparenza

Probabilmente questa collezione non sarà mai prodotta per essere venduta così come è stata vista in passerella durante la Paris Fashion Week, ma verrà adattata ad un più ampio e diffuso uso.

“Mi piace l’idea che questi abiti drappeggiati sul corpo possano scomparire dopo la sfilata. Perché si possono smagliare e per questo l’atmosfera è quella del pezzo unico della couture pur non essendo alta moda. Questi pezzi non possono essere riprodotti in centinaia di capi”. Quello che Vaccarello desidera comunicare è l’idea di presentare qualcosa di estremamente fragile, da poter distruggere senza troppo sforzo, grazie alla potenza-debolezza di un tessuto in grado di rendere forti, sensuali, provocanti, sicure, pur esponendo il corpo e le proprie peculiarità al mondo intero. Così Anthony Vaccarello annuncia la labilità (voluta) di questa collezione. Ma attenzione, non si tratta di un usa e getta, ma di una riflessione profonda, forse, sulla caducità della vita. 

L’intera collezione segue lo stesso filo conduttore: i turbanti che avvolgono i capi delle modelle sono anch’essi realizzati in chiffon trasparente, così come i gioielli creati in vetro, per sottolineare la preziosità e la coerenza del nude look.

Arianna Chirico

Foto: Vogue Runway