Meryl Streep, Anne Hathaway, Emily Blunt e Stanley Tucci tornano a ricoprire rispettivamente i panni di Miranda Priestly, Andy Sachs, Emily Charlton e Nigel in Il diavolo veste Prada 2, attesissimo sequel della pellicola cult degli anni 2000, di cui siamo tutti entusiasti, pur sapendone ancora pochissimo.
A quanto pare, non ci sarà il fidanzato tossico di Andy e di questo siamo già felici. Secondo indiscrezioni, la trama seguirà “Miranda Priestly che, trovandosi nel pieno del declino dell’editoria tradizionale, un giorno si imbatterà in Emily Charlton, ora diventata una dirigente di alto livello per un gruppo del lusso con fondi pubblicitari di cui Priestly ha disperatamente bisogno”.

La nuova Andy Sachs
Pronti? Chiak, si gira! Le riprese sono ufficialmente iniziate e si terranno tra New York e l’Italia (presumibilmente a Milano?) con l’uscita del film prevista per il 1° maggio 2026.
Ieri 21 luglio, il web è stato invaso dai primi scatti del set di New York, da cui sono trapelati i primi look di Andy Sachs. Ad anticipare il trepidante inizio è stata la stessa Anne Hathaway pubblicando un video sui suoi social che ha fatto sorridere molti. La reference è l’iconico maglioncino ceruleo la cui scena che lo descriveva è tra le più famose del film.

“Oh, ma certo, ho capito: tu pensi che questo non abbia nulla a che vedere con te. Tu apri il tuo armadio e scegli, non lo so, quel maglioncino azzurro infeltrito per esempio, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di cosa ti metti addosso, ma quello che non sai è che quel maglioncino non è semplicemente azzurro, non è turchese, non è lapis, è effettivamente ceruleo“, con questa frase Miranda Priestly metteva in riga Andy, colpevole di aver sminuito con una risata sommessa la scelta tra due cinture troppo simili. Questa frase è entrata nel mito e ha fatto conoscere al mondo intero il colore ceruleo.

I primi look di Anne Hathaway
Anne Hathaway, dopo quasi 20 anni, torna ad indossare i panni di Andy, ma questa volta i suoi costumi di scena gridano che non è più una stagista alle prime armi, ma una donna in carriera che sfila in strada con lo standing sicuro e strutturato.
I primi scatti l’hanno catturata in un power suit, modello vintage di Jean Paul Gaultier, composto da gilet e pantaloni gessati, completato da una collana di Jemma Wynne e una tracolla in pelle vintage di Coach. Nella foto di scena, Andrea ha tra le mani un cellulare e appare indaffarata mentre cammina in strada: il momento ricorda una scena iconica del primo film, in cui la protagonista tutta trafelata porta a termine le commissioni che le sono state richieste da Miranda. Oggi però, Andy è sicura di sé e procede fiera per le strade di Manhattan: gli abiti e i gioielli che indossa parlano di lei e del suo nuovo status di donna in carriera.


Tra I look più chiacchierati quello che l’ha vista indossare un abito patchwork a colori, un modello che fa parte della collezione Spring/Summer 2025 di Gabriela Hearst. L’abito in lino, con spallina larga e gonna ampia e morbida, è interamente coperto da un disegno geometrico multicolor con forme squadrate dipinte a mano, legate tra loro da una cucitura marrone che crea l’effetto finale tipico delle lavorazioni patchwork. Il vestito è abbinato a sandali platform di Chloé, occhiali da sole L.G.R. modello Khartoum, ad un bucket hat in paglia profilato in fucsia e allo Squash Blossom choker con perle in oro di Marlo Laz. Ai più attenti, non saranno sfuggiti la borsa blu di Fendi e la custodia per vestiti con il logo di Runway.


L’attesa è trepidante
Per ora, le news sul sequel più atteso tra i nostalgici fashionisti degli anni 2000 sono concluse, ma siamo sicuri non tarderanno ad arrivare molti colpi di scena.

Dal punto di vista fashion, sono numerosi gli spunti che potrà regalare, mentre da un punto di vista narrativo sappiamo che la trama non seguirà meticolosamente il libro sul sequel de Il diavolo veste Prada, rappresentando così una preziosa occasione per raccontare il panorama editoriale contemporaneo con un po’ di fascino e soprattutto onestà.
Arianna Chirico
