La notizia più shock della settimana? Ce ne sono ben due, annunciate nel giro di poche ore l’una dall’altra.
È successo ieri e ancora non ci siamo ripresi: Donatella Versace lascia il timone della maison e alla direzione creativa subentra Dario Vitale. Qui non ci si annoia mai e a questa bomba se ne aggiunge un’altra: Demna Gvasalia lascia Balenciaga e viene nominato creative director di Gucci. Sì, capiamo lo sgomento e la confusione, ma andiamo per ordine.
Donatella lascia la direzione artistica di Versace
Si chiude un capitolo importantissimo della storia di Versace: dopo 25 anni a capo della maison, Donatella lascia la direzione creativa a Dario Vitale, uno dei professionisti più stimati nell’ambiente che ha lavorato a lungo come design e image director di Miu Miu. Donatella ricoprirà il nuovo ruolo di Chief Brand Ambassador, termine che sta a significare il suo impegno come ambasciatrice di Versace per tutte le iniziative filantropiche e di beneficenza che da sempre accompagnano l’attività della stilista.

La designer ha annunciato su Instagram il passaggio di testimone con un lungo post di ringraziamenti e con una dedica speciale al fratello Gianni: “Sostenere la prossima generazione di designer è sempre stato importante per me. Sono entusiasta che Dario Vitale si unisca a noi e non vedo l’ora di guardare Versace attraverso nuovi occhi. Voglio ringraziare il mio incredibile team di design e tutti i dipendenti di Versace con cui ho avuto il privilegio di lavorare per oltre tre decenni. È stato il più grande onore della mia vita portare avanti l’eredità di mio fratello Gianni. Lui era il vero genio, ma spero di avere un po’ del suo spirito e della sua tenacia”.

Qui invece le prime dichiarazioni di Vitale: “In questa maison c’è un’eredità che è un lessico orgoglioso e inconfondibile da investigare, un patrimonio che ha attraversato i decenni e la storia della moda, verso cui sento una grande responsabilità unita al desiderio di costruire insieme un nuovo inizio. Un sincero ringraziamento a Donatella per la fiducia e l’instancabile lavoro con cui ha custodito e fatto evolvere il marchio che è oggi Versace. È un privilegio potervi contribuire”.

Demna da Gucci
Di fronte ai continui annunci di nuove direzioni, sostituzioni, conclusioni di percorsi, risulta difficilissimo affezionarsi ad un brand, empatizzare con la sua estetica e con i messaggi che tenta di comunicare. Sabato De Sarno, che aveva a lungo lavorato per Valentino, ha portato la sua estetica da Gucci per un anno, proponendo collezioni (spoiler: solo due) molto diverse dal suo predecessore Alessandro Michele, simbolo di un massimalismo concettuale che prende ispirazione dagli archivi, dagli anni Settanta, da manuali e filosofia. Ieri, il gruppo Kering ha annunciato un nuovo cambio di direzione: Demna Gvasalia assumerà la direzione creativa di Gucci. “Il suo potere creativo è esattamente ciò di cui Gucci ha bisogno”, ha dichiarato il presidente e amministratore delegato di Kering François-Henri Pinault.

Dal 2015 da Balenciaga, il designer georgiano dirigerà la sua ultima sfilata di haute couture della maison francese il 9 luglio prima di trasferirsi nella maison italiana. Chi succederà Demna da Balenciaga? Kering ha dichiarato che la notizia sarà comunicata a tempo debito.
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