Gli addetti della moda sono ancora a Parigi, concentrati sulle ultime passerelle della PFW. A sfilare a chiusura di questa edizione Fall Winter 2025/2026 le grandi maison del panorama mondiale che da Valentino a Chanel, da Balenciaga a Miu Miu incantano gli spettatori con le proprie narrazioni sui generis.
Il metateatro di Valentino
Il fashion show di Alessandro Michele per Valentino ci ha ricordato che quella che crediamo essere la nostra intimità non è che un “teatro nel teatro”. Ed è proprio in un bagno pubblico, davanti a porte tinte dell’iconico rosso Valentino che si aprono e chiudono, che prende vita l’idea dell’intimità secondo Michele. Un soggiorno in cui ogni ospite non è stato solo spettatore di una rappresentazione, ma protagonista di una riflessione che indaga sulla complessità delle definizione del sé rispetto all’io e all’altro. In Le Méta Théâtre des Intimités, Alessandro Michele ha citato Romano Màdera e Michel Foucault, David Lynch e Paul Valéry, Ludwig Wittgenstein, Hannah Arendt e Mario Perniola.



“Questa esaltazione dell’intimità come rifugio mi sembra un’illusione scivolosa. […] Dovremmo saperlo: nessuna intimità può denudarci in maniera definitiva. Tanto vale capire che anche la più profonda delle intimità è, in fin dei conti, un teatro. O meglio un meta-teatro nel teatro dell’esistenza” ha scritto il direttore creativo.



Ray-Ban Meta x Coperni
Da Coperni, la tecnologia scende in passerella: insieme alle creazioni della collezione Fall Winter 2025/26 disegnata dal duo Sébastien Meyer & Arnaud Vaillant, sono stati presentati gli occhiali della linea in edizione limitata Ray-Ban Meta x Coperni.
“Usiamo l’innovazione come ispirazione” hanno fatto sapere i due stilisti, dichiarandosi entusiasti di questa collaborazione.

Un treno per Louis Vuitton
Nicolas Ghesquière da Louis Vuitton sceglie la stazione ferroviaria Étoile du Nord come scenografia per la sua sfilata. Il treno e il viaggio sono elementi importanti nella storia della maison che nasce come produttrice di bauli.
La collezione è perfettamente allineata con la sua location e i look in passerella sono corredati da accessori ad hoc, tutti sublimati: coloratissimi bauli portatili, plaid arrotolati, sciarpe d’artista, cappelliere e alcune bellissime reinterpretazioni delle mitiche borse della maison, come le Speedy e Keepall. Lo stesso Ghesquière spiega che il defilè racconta di “incontri, separazioni, riunioni, viaggi di gruppo. Tutti questi incroci attraversano il tempo e la vita delle persone”. Aggiunge che molte inspo derivano da scene di film come A qualcuno piace caldo a 2046, Casablanca, Snowpiercer, Breve incontro a Ceux qui m’aiment prendront le train…, Delitto sull’Orient Express.



Favola à la Coco
Da Chanel oggi hanno sfilato perle, trasparenze, tweed e nastri come omaggio alle radici della maison che si apre ad un nuovo capitolo della sua storia con l’arrivo di Matthieu Blazy.
Il fashion show, aperto da Vittoria Ceretti, è stato un compendio di tutti i codici di Chanel, dall’immancabile tweed alle perle, dal bianco e nero, con un tocco Coquette, tra tulli, rouches e fiocchi.



Il tipico nastro, nero o bianco, portato tra i capelli e non solo, fluttua ovunque insieme a camelie e perle, proposti in diverse dimensioni e applicati ovunque, sui capi e sugli accessori. Il binomio black&white tipico della maison è interrotto da spruzzi di colori pastello che alleggeriscono la palette.
La femminilità secondo Miu Miu
Miu Miu ha presentato qualche ora fa la collezione autunno inverno 2025 2026 dal nome Femininities. Dai reggiseni a cono “in vista” fino ai dettagli furry che affiancano il corpo, gli abiti si trasformano in strumenti legittimi per interrogarsi sulla femminilità.
La lingerie, inoltre, prende forma e allo stesso tempo la dona: i reggiseni a cono si lasciano intravedere attraverso il topwear, i décolleté degli abiti, invece, sono profondi quanto basta per rivelare parte del corpo. Si parla anche di sexyness, quindi, o meglio, se ne sussurra.



Chiuderà la PFW la sfilata di Saint Laurent.
Nuova direzione creativa per Jil Sander
Come di consuetudine ormai ogni settimana, è stato annunciato un nuovo cambio di direzione creativa. Questa volta si parla di Simone Bellotti, che dopo due anni da Bally, è stato nominato il nuovo designer di Jil Sander.

Il designer ha commentato così la sua nuova direzione creativa: “Sono incredibilmente onorato di entrare a far parte di Jil Sander, una maison storica che ha saputo creare una nuova estetica con il suo approccio unico e una forte identità, e che ha sempre avuto un’influenza significativa sulla community dei designer. Sono grato a Renzo per la fiducia e sono entusiasta di poter contribuire a sviluppare il pieno potenziale del brand”.
Arianna Chirico
Foto: Vogue Runway
