Le fashion news di inizio anno

Sappiamo bene che la moda non dorme mai. E infatti gennaio 2025 parte con tantissime novità, a cominciare dal Pitti che, come per consuetudine, inaugura ufficialmente l’anno offrendo la prima rassegna di eventi e appuntamenti per gli addetti ai lavori, subito seguito dalla Fashion Week Menswear e dall’Haute Couture che sfilerà a fine mese a Parigi.

Pitti Uomo

Dal 14 al 17 gennaio, Fortezza da Basso, a Firenze, ospita la 107° edizione di Pitti Uomo, accogliendo circa 770 brand, di cui il 45% esteri. Il percorso all’interno della Fortezza è suddiviso in cinque sezioni: Fantastic Classic, Futuro Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling e I Go Out.

Il tema di questa edizione è Fire, fuoco. Una scelta attualmente sofferta, che non poteva prevedere i catastrofici incendi che stanno devastando la California, ma che si focalizza sulle sue peculiarità più positive, come le fiamme esplosive dell’energia creativa.

I brand che partecipano alla fiera presentano le nuove tendenze menswear per la Fall/Winter 2025-2026. Tra i trend più forti avvistati tra i padiglioni: il rosa antico; l’unione dell’abbigliamento tecnico con la maestria della sartorialità made in Italy; vibes seventies e uno stile English country.

Milano Fashion Week Uomo

Subito dopo il Pitti, Milano accoglierà la Milan Fashion Week Uomo dal 17 al 21 con grandi sfilate, debutti e ritorni, insieme a eventi esclusivi. Tra i momenti più attesi, spiccano le sfilate di Pierre-Louis MasciaDolce&Gabbana, Jordanluca, Armani e Zegna.

Addio a Oliviero Toscani

Tra le notizie più tristi della settimana, quella che lunedì 13 ha annunciato la morte di uno dei fotografi più rivoluzionari della storia, Oliviero Toscani. Milanese, figlio d’arte, avrebbe compiuto 83 anni il 28 febbraio.

La sua fotografia è un’eredità immensa per i posteri: il suo occhio avanguardista ha scandalizzato molto spesso i benpensanti, ma ha aperto le porte a questioni mai prima toccate. Il sodalizio con Benetton lo ha reso il fotografo delle denunce, in grado di scuotere le coscienze, con immagini irriverenti e provocatorie che rimarranno impresse nell’immaginario comune, come quelle che mettono sotto i riflettori il razzismo, la malavita, l’AIDS, la religione, l’anoressia, il sesso, la violenza.

Rosita Missoni

Prima di Oliviero Toscani, un’altra protagonista della moda se ne è andata ad inizio anni: Rosita Missoni, morta serenamente all’età di 93 anni il 2 gennaio. Insieme al marito Ottavio, aveva fondato la maison Missoni, che proprio grazie a lei ha rivoluzionato il mondo della maglieria made in Italy.

La coppia si sposa nel 1953, iniziando a lavorare in quello che passa alla storia come “lo scantinato” di Gallarate, ma l’azienda vera e propria nasce a Sumirago, a inizio dei Settanta. Grazie al sapiente uso del colore, ai fiammati e ai patchwork geometrici, alla creatività infusa nella maglia e alla creazione dell’iconico zig-zag, Rosita e Ottavio iniziano a scrivere un nuovo capitolo della moda italiana.

Acne Studio diventa B-Corp

La moda sostenibile del 2025 vede Acne Studio diventare B-Corp e aggiungersi al gruppo di maison del settore, composto anche da Ganni, Chloé, Birger Christensen Collective e Mulberry.

Acne Studios ha ottenuto la certificazione B-Corp, che rappresenta una delle componenti del Manifesto Creativo del brand che riflette valori condivisi e definisce un insieme di nove obiettivi chiave per la sostenibilità, che spaziano dai materiali alla supply chain, dai diritti dei lavoratori al packaging circolare.

La prima maison di lusso ad ottenere la certificazione B-Corp era stata Chloè nel 2021.

Y/Project chiude per cessata attività 

“Dopo 14 anni fruttuosi, Y/Project ha preso la difficile decisione di cessare la propria attività”, ha dichiarato questa settimana l’azienda.

Il brand, fondato nel 2010 da Yohan Serfaty, nel 2024 era stato posto in amministrazione controllata dal tribunale di Parigi dopo la morte del co-fondatore Gilles Elalouf e la dipartita di Glenn Martens, per 11 anni direttore creativo della griffe. Soltanto la società d’investimenti con sede a Hong Kong AA Investments, si era proposta di acquistare il marchio per risibili 45mila euro, vedendosi ovviamente declinare l’offerta. La chiusura di Y/Project si inserisce dunque nel contesto sofferente di moda e lusso.

La prima mostra di moda della Fondazione Garavani Giammetti

“La Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti inaugurerà la sua prima mostra di arte e moda nella tarda primavera, nel nuovo palazzo di piazza Mignanelli 23”. Così, con un post su X, Giancarlo Giammetti svela gli imminenti programmi della Fondazione che, come si leggeva su MF fashion di un anno fa, “ospiterà archivi, schizzi e mostre di arte e moda”, in uno spazio di oltre 1000 metri quadrati che vedrà anche la presenza di un Accademia per attività didattiche ed esposizioni temporanee. Un’istituzione culturale, dunque, che si preannuncia spazio di riferimento a livello internazionale, e che rinforza quel legame ormai assodato tra Valentino e l’arte.

Louis Vuitton x Murakami

Louis Vuitton rinnova il sodalizio creativo con l’artista giapponese Takashi Murakami. La collaborazione, tra le più amate e riconoscibili degli anni Duemila, vive una nuova primavera. Colori e grafiche sono rimasti impressi nell’immaginario di fashionisti e non, complici anche le star che animavano le cronache del tempo (tra le altre, Paris Hilton e Lindsay Lohan) che ne avevano fatto un vero e proprio feticcio. Dopo vent’anni, la collabo si rinnova e si arricchisce, diventando una celebrazione del vivere la moda in maniera gioiosa.

Della prima edizione, lanciata quando il direttore creativo di Louis Vuitton era Marc Jacobs, rimane l’insostituibile pattern monogram arcobaleno su fondo bianco, nello specifico il Monogram Multicolor, con il logo LV e i fiori Monogram intrecciati in 33 colori diversi. Oggi il savoir-fare del marchio si avvale dei progressi della tecnologia, dando come risultato una maggiore definizione rispetto al passato, una migliore vivacità dei colori e un’elevata precisione dei caratteri e dei motivi proposti, che vanno ad animare una collezione di circa 200 creazioni tra borse, cinture, foulard, occhiali da sole, gioielli, scarpe e fragranze. E alcune chicche, come uno skateboard e bauli su ordinazione.

Questo lancio, avvenuto in tutto il mondo il 3 gennaio, costituisce solo però una parte dell’intero progetto, denominata Capitolo 1. Louis Vuitton ha già anticipato che a marzo avverrà un secondo lancio, con protagonista il motivo Cherry Blossom, altro caposaldo della collaborazione dal carattere particolarmente kawaii. Mentre un terzo capitolo sarà presentato a metà anno.


Arianna Chirico