Milano ha ospitato la prima grande retrospettiva della maison, un progetto inedito che celebra l’arte del Fatto a Mano, le ispirazioni e le radici del duo artistico, attraverso il sogno dell’Alta Moda. Palazzo Reale ne fa da scenografia fino al 31 luglio, dopodiché la mostra proseguirà lungo un itinerario internazionale che include alcuni dei centri culturali più importanti.
Curata da un’autorità di indiscussa fama internazionale qual è Florence Muller, docente e autrice, Dal Cuore alle Mani è una mostra itinerante che esplora le tematiche che hanno plasmato le mani e i cuori dei due fondatori: dalla passione per la cultura italiana, all’amore per la tradizione artigianale rivisitata in chiave contemporanea.



Per celebrare i 40 anni di attività, Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno deciso di portare quindi in scena una sorprendente antologica delle loro creazioni più care e preziose, estrapolate dagli archivi di Alta Sartoria, Alta Gioielleria e Haute Couture. Il progetto dialoga con grandi installazioni e scenografie che pongono sotto i riflettori le principali fonti di ispirazione della maison, legate a quel “Fatto a Mano” espressione di tradizione ed eccellenza artigianale, nonché orgoglio del Made in Italy, che hanno reso Dolce & Gabbana riconoscibile in tutto il mondo. L’esposizione ospita inoltre il lavoro di artisti visivi in dialogo con la creatività della maison.
Le sale e i topoi
Il percorso espositivo si snoda in dieci sale, ognuna delle quali esplora un topos specifico. La prima è quella dedicata al Fatto a Mano con i dipinti ispirati al Grand Tour delle collezioni Alta Moda di Dolce&Gabbana, firmati da Anh Duong. A seguire, L’arte e la maestria del vetro, una passione di lunga data dei due creativi di cui si ricordano le collaborazioni con la storica fornace Barovier & Toso di Murano. Protagonisti specchi e lampadari di alto artigianato, nei quali si riflettono i ricami e i cristalli degli abiti presentati.



Il legame della maison con la Sicilia
La terza sala è un tributo a “Il Gattopardo”, ma soprattutto all’indiscutibile fascino che la Sicilia ha sempre esercitato sul duo artistico, con le sue tradizioni e la sua peculiare cultura che investe i campi più disparati. Il setting è immersivo e rievoca la famosa scena del ballo e gli ambienti della versione cinematografica del 1963 di Luchino Visconti. Legata al rapporto con la regione sicula, anche la quarta sala che è dedicata al tema della devozione. La location si presenta avvolta da un’atmosfera barocca: sotto l’egida del Cuore Sacro, lo spazio presenta un contemporaneo sancta sanctorum, uno scrigno che custodisce una selezione di creazioni di Alta Moda e Alta Gioielleria che alternano il fascino del nero Sicilia all’opulenza dell’oro.



Fatto a mano
Il cuore della mostra si dipana nella quinta sala, che ospita quel “fatto a mano” tanto caro alla maison: uno scorcio sulla pratica laboratoriale che è il fulcro dell’Alta Moda, dell’Alta Sartoria e dell’Alta Gioielleria di Dolce&Gabbana. Uno spazio che riproduce fedelmente gli ambienti della sartoria della Maison, che da solo l’idea del meticoloso lavoro necessario per la realizzazione delle creazioni di Alta moda, dall’ideazione alla finalizzazione.
Il percorso prosegue con un focus sull’architettura, protagonista della sesta sala, dove un’installazione immersiva di videomapping, che riprende l’architettura di Palazzo Farnese a Roma, mette in dialogo le opere d’arte rinascimentali con abiti dalla costruzione sontuosa.
La ricchezza della tradizione siciliana viene celebrata sempre con un’installazione ad hoc nella settimana sala, dove i protagonisti sono i decori dei maestri pittori della maiolica e del Carretto Siciliano, che ritornano su molte delle creazioni Dolce&Gabbana Alta Moda, un simbolo popolare che diventa arte da indossare.


Mito, opulenza e sogno
Pattern e palette colori brillanti ed eccentriche contrastano con il bianco candido dell’ottava sala, che celebra il lavoro di Giacomo Serpotta, maestro del periodo Barocco che dedica il proprio talento alla lavorazione dello stucco. Qui trova posto una selezione di abiti della Collezione Alta Moda 2022 “Stucchi”.


Mito, opulenza e sogno sono i temi ispiratori della penultima sala, nella quale gli abiti eterei della collezione Alta Moda presentata nella Valle dei Templi di Agrigento nel 2019 evocano divinità greche e una selezione di di creazioni di Alta Sartoria impreziosite da eleganti lavorazioni a mosaico rendono omaggio alla ricchezza delle basiliche bizantine italiane. Nella decima sala lo spettatore si immerge nel mondo dell’Opera e si ritrova all’interno di un teatro all’italiana, dove il sipario cremisi e gli ordini dei palchi si aprono su una scena che vede protagoniste le creazioni ispirate alle Opere più amate dagli stilisti, da Turandot, alla Madama Butterfly, dalla Traviata alla Fanciulla del West.






In definitiva, Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana si propone di celebrare l’Italia, il Paese in cui l’arte, secondo i due designer, è per e di molti, non per pochi. “Tutti gli italiani sono artisti”, insiste Dolce. “In ogni famiglia c’è un antenato che è stato vicino a Caravaggio, o ha conosciuto Michelangelo, o ha cantato con Verdi… Per gli italiani, anche preparare il ragù è un atto di espressione artistica”.
Arianna Chirico
Foto personali
