Dior sfila in Scozia per la sua Cruise 2025

Maria Grazia Chiuri sceglie i giardini di Drummond per presentare la sua nuova collezione Cruise, come omaggio al legame tra Monsieur Dior e la Scozia, tra tartan, biker boots e pregiatissimi ricami che citano l’arte di Maria Stuarda.

La storia di Dior con la Scozia ha inizio dapprima nel 1951, quando Monsieur presentò la sua collezione Spring/Summer nel Perthshire, e successivamente nel 1955 quando, durante un ballo di beneficenza al Gleneagles Hotel, una meta fissa dell’alta società a circa 15 km dal castello di Drummond, fece sfilare circa 172 modelli haute couture.

Il tartan

L’iconografia scozzese fa da ispirazione alla Dior Cruise 2025 e così esperienze, memorie e suggestioni si connettono in un movimento generativo di forme, materiali, ricami.

Si parte dal tartan che viene reinterpretato e declinato su kilt abbinati a t-shirt e pelle, in un’accezione e un’estetica decisamente punk, e su abiti avvolti al corpo come coperte fermate da cinture per evidenziarne il punto vita. Il tartan diventa anche una mantella o una giacca.

I ricami e Maria Stuarda

I ricami sono importanti in questa collezione, soprattutto per il significato che assumono per la leggendaria Maria Stuarda: secondo Clare Hunter, storica dell’arte e autrice di una biografia originale della regina, Embroidering Her Truth: Mary, Queen of Scots and the Language of Power, Maria utilizzava i ricami come strumento di libertà espressiva.

Così la Chiuri, nel suo sostegno al femminismo, abbraccia la storia di questa figura storica e la traduce in abiti per cavaliere contemporanee.

Dettagli e elementi distintivi

In questa collezione si alternano pizzi e velluti; i ricami si abbinano ai trench; le ampissime maniche delle camicie vengono messe in evidenza da bustier che ne cingono il punto vita, non come elemento di costrizione, ma come accessorio estetico per esaltare la figura con fiocchi, tartan, incisioni e zip.

Giacche grigie rievocano armature maschili, abbinate a guanti intrecciati in pelle, culotte, calzini argyle. La Bar jacket ha gli alamari in velluto nero, tessuto che è presente anche nell’abito principesco con bustino e gonna ruota.

I lunghi abiti da sera, realizzati in reti tessute di luce, si declinano in colori delicati, come il mauve della nostalgia. Ricorrenti gli stivali da pioggia o i cuissardes con maxi fibbie.

Quasi tutte le modelle portano i capelli intrecciati ed impreziositi da borchie e spine.

Arianna Chirico

Foto: Vogue Runway